Si concluderà il prossimo 15 maggio la retrospettiva che il Cobra Museum di Amsterdam ha dedicato all’artista francese Claude Cahun.

Claude Cahun (1894 – 1954), è stata un’artista, fotografa e scrittrice francese, esponente del surrealismo ed impegnata politicamente. Militò nella Resistenza francese durante l’occupazione tedesca di Jersey, l’isola anglo-normanna in cui si era trasferita nel 1937 ed in cui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Frequentò il gruppo surrealista e fu legata da legami di amicizia con André Breton, Meret Oppenheim, Benjamin Péret e Toyen.

Nella mostra al Cobra Museum sono esposte più di 70 fotografie e fotomontaggi, oltre a pubblicazioni e materiale d’archivio per illustrare l’evoluzione dell’artista. Un’artista che, rimasta a lungo sconosciuta al grande pubblico, ha formato e ispirato una generazione di fotografi e artisti. Da Cindy Sherman a David Bowie, che realizzò una installazione multimediale a lei dedicata, la sua opera è stata esempio per molti. Così come il suo atteggiamento di apertura verso tematiche di genere e la sua posizione politica.

Under the Skin

 

L’opera di Claude Chaun, che esprime in maniera lucida e coerente le sue idee sulla vita e sul mondo, sarà presentata attraverso l’esposizione di nuove stampe. In questo modo il Cobra Museum ambisce di avvicinare al pubblico il lavoro del tutto particolare e a volte commovente dell’artista. La scelta di stampare le immagini in grande formato, sebbene inusuale per questo genere di esposizioni, mette bene in evidenza il carattere teatrale della sua opera.

L’esposizione è articolata in temi portanti per avvicinare gli spettatori all’opera e alla vita di questa grande e versatile artista legata all’avanguardia parigina.  Comprende una serie di opere che vanno dal 1914 al 1947.

Claude Cahun, autoritratto, 1929

Suddivisione in temi per fare conoscenza con l’artista

 

L’esposizione si articola in una serie di temi portanti esplicativi della produzione e del pensiero dell’artista.

  • Teatralità. L’aspetto teatrale è risultato della sua interazione con gli ambienti del teatro parigino. Si tratta di foto di scena, ma anche di foto private in cui l’artista gioca con i ruoli di genere.
  • Surrealismo. Parte del percorso espositivo è dedicato alla messa a fuoco delle influenze surrealiste sull’opera dell’artista
  • Resistenza Ebraica. L’esposizione, partendo dalle foto dell’artista scattate durante l’occupazione nazista dell’isola di Jersey, racconta il coraggio della sua resistenza. In questa sezione avverrà anche la proiezione del film a lei dedicato “Confessions to the Mirror” della cineasta Sarah Pucill.