Ottant’anni dopo che il legittimo proprietario era stato costretto a venderlo sotto il regime nazista, un dipinto di Gustav Klimt sarà restituito ai suoi eredi.
Nora Stiasny, di un’importante famiglia ebrea austriaca, fu costretta a vendere Rosebushes Under the Trees di Klimt (1905) all’artista Philipp Häusler per soli 400 marchi, molto al di sotto del suo valore stimato di 5.000 marchi, per sopravvivere dopo che i nazisti avevano annesso l’Austria in 1938.
Secondo il giornale «The Canadian», Häusler aveva avuto una relazione con Stiasny durante la loro giovinezza, ma nel 1933 si era unito al partito nazista.
Stiasny fu deportata in Polonia nel 1942 e lì morì quell’anno.
Lo stato francese ha acquistato l’opera alla Peter Nathan Gallery di Zurigo nel 1980, non sapendo che era stata rubata. La sua provenienza è venuta alla luce solo di recente, ha detto la Ministra della Cultura Roselyne Bachelot, aggiungendo che si tratta dell’unica opera di Klimt in un museo pubblico francese.
I dipinti di Klimt hanno raggiunto livelli di prezzo astronomici sul mercato. Un ritratto venduto da Oprah nel 2016 ha fruttato 150 milioni di dollari. Il quadro Flower Garden, che è simile nel soggetto all’opera dell’Orsay, è stato battuto a 59,3 milioni di dollari da Sotheby’s Londra.
Insomma: un’opera regolarmente acquistata con i soldi dei contribuenti è ora tornata in mani private per essere, probabilmente, rivenduta in asta. Non sarebbe stato possibile trovare una soluzione per conservare l’opera in un museo pubblico?