Nata nel 1958 a Denver e morta suicida a New York nel 1981 a ventitré anni, Francesca Woodman ha lasciato un segno profondo nella fotografia contemporanea. I suoi scatti in bianco e nero, crudi e onirici, così ben impiantati nella coscienza collettiva degli anni Settanta, raccontano vere e proprie tecniche di sparizione. Fino all’ultimo scatto fatale.
«Non mi spaventa la realtà, mi spaventa quello che ho nella testa» — Francesca Woodman
Un bel libro sul lavoro di Francesca Woodman è questo (in inglese):